Siti web e accessibilità

Scritto da Emanuele Persiani

Emanuele Persiani

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Iniziamo dal dire che

In Italia, l’accessibilità digitale è già obbligatoria per i siti e le app della Pubblica Amministrazione, ma dal 28 giugno 2025 lo diventerà anche per molte aziende private, grazie all’entrata in vigore dell’European Accessibility Act.

Cos’è l’European Accessibility Act (EAA)?

L’European Accessibility Act (EAA) è una direttiva europea che mira a garantire l’accesso equo e senza barriere a prodotti e servizi digitali per tutte le persone, comprese quelle con disabilità. Approvata nel 2019, entrerà in vigore in modo vincolante per gli Stati membri dell’UE a partire dal 28 giugno 2025.

Questa normativa segna un passo decisivo verso un’Europa più inclusiva, imponendo requisiti di accessibilità per una vasta gamma di settori: dai siti web e app mobili di aziende private, ai terminali di pagamento, e-book, servizi bancari online, e-commerce e molto altro.

In pratica, l’EAA estende l’obbligo di accessibilità — finora previsto solo per la Pubblica Amministrazione — anche alle aziende private, con l’obiettivo di abbattere le barriere digitali e garantire pari opportunità a tutti i cittadini.

Adeguarsi non significa solo rispettare una legge, ma anche offrire un’esperienza migliore e più inclusiva a tutti gli utenti, migliorando reputazione, usabilità e competitività.

Quali sono le sanzioni per chi non sarà pronto?

A partire dal 28 giugno 2025, con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA), le aziende italiane che non garantiranno l’accessibilità dei propri prodotti e servizi digitali potranno incorrere in sanzioni significative. Le multe variano da un minimo di 5.000 euro fino a un massimo di 40.000 euro o al 5% del fatturato annuo dell’azienda, a seconda della gravità della violazione e delle dimensioni dell’impresa. (fonte)

Il problema non è solo economico, ma anche per la tua reputazione.

Oltre alle sanzioni economiche, le aziende rischiano anche danni reputazionali, perdita di clientela e possibili azioni legali da parte di utenti con disabilità . Le autorità competenti per i controlli e l’applicazione delle sanzioni sono l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) per i servizi digitali e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per i prodotti.

Sei già in multa?

È importante notare che, per i siti web e le applicazioni esistenti prima del 28 giugno 2025, è previsto un periodo transitorio fino al 28 giugno 2030 per adeguarsi ai requisiti di accessibilità . Tuttavia, è consigliabile iniziare il processo di adeguamento il prima possibile per evitare sanzioni e garantire un’esperienza inclusiva per tutti gli utenti.

Continua per capire quali sono le cose da controllare per capire se il tuo sito web è accessibile


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